Il Boxing Day

Il Boxing Day, letteralmente “giorno della scatola”, è una ricorrenza tipica dei paesi britannici che risale al Medioevo; l’etimologia della festività, ufficialmente istituita nel Regno Unito nel 1871, prende spunto dall’idea di donare qualcosa ai bisognosi o ai propri dipendenti. Tradizionalmente, le cassette dell’offertorio nelle chiese oltremanica venivano aperte il 26 dicembre, e nel Boxing Day i più ricchi portavano in dono scatola (a box) ai lavoratori per ringraziarli del proprio lavoro durante l’anno . Nella scatola c’erano regali e avanzi di cibo e ai lavoratori veniva concesso anche il giorno libero per stare con la propria famiglia; questi ultimi però, come fecero molti uomini dall’Ottocento in poi, dedicavano il Boxing Day anche allo sport e, nello specifico, alla passione sfrenata per il calcio.

Era consuetudine, infatti, organizzare delle partite a livello amatoriale il 26 dicembre e, molte volte, anche durante il Christmas Day (giorno di Natale). Le partite erano di di ogni genere: scapoli contro mariti, lavoratori contro disoccupati, giovani contro adulti, tutte partite sempre a livello locale, perché il 26 dicembre era tradizione spostarsi poco. Quando poi venne istituita la First Division (antenato dell’odierna Premier League), giocare il 26 dicembre divenne una tradizione ufficiale. Anzi, nei primi decenni dello splendore del calcio inglese, si giocava sia a Natale che a Santo Stefano in modo che due squadre, il più delle volte geograficamente vicine, potessero giocare sia l’andata che il ritorno, un giorno dopo l’altro. Questi “derby locali” natalizi attiravano spesso l’affluenza più alta di pubblico allo stadio. Tuttavia, col passare degli anni, l’usanza di giocare a Natale cominciò a perdersi al punto tale che, a partire dal 1958, fu abolita la giornata di campionato il 25 dicembre lasciando però invariata quella del Boxing Day!